Con Decreto del Presidente della Provincia n° 103 del 27 ottobre 2006, i Servizi “Servizio Parchi e conservazione della natura” e “Servizio Ripristino e valorizzazione ambientale” sono stati riuniti in un unico Servizio, il “Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale”, aggregandolo al “Dipartimento Territorio, ambiente e foreste”, a decorrere dal 1° gennaio 2007.
Si è materializzata così una delle operazioni di riorganizzazione all’interno dell’Amministrazione provinciale con l’intento di razionalizzare l’impiego delle risorse, integrare attività, raggruppare competenze analoghe in strutture organizzative di dimensione maggiore semplificando così i processi decisionali.
Le principali attività attribuite al "Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale":
Vi sono molti punti in comune nelle motivazioni di fondo che giustificavano l’esistenza del “Servizio Parchi e conservazione della natura” e del “Servizio Ripristino e valorizzazione ambientale”. Oltre ad altri, un obiettivo comune delle rispettive mission dei due Servizi erano la conservazione e il miglioramento della qualità ambientale del Trentino, fattori essenziali per la qualità di vita dei suoi abitanti.
Questi obiettivi sono stati perseguiti in modo unitario e coerente dal “Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale”, in una visione che abbraccia il territorio della Provincia sia nelle sue aree a più spiccata naturalità, sia in quelle più antropizzate dove la popolazione vive e sviluppa la propria attività.
La popolazione trentina è stata la principale destinataria e beneficiaria delle attività del "Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale".
Il grande valore dell’ambiente in Trentino, determina una responsabilità etica e culturale della Provincia Autonoma di Trento, che svolge il ruolo di garante della sua tutela e valorizzazione.
Il Servizio ha attuato gli interventi di valorizzazione ambientale ponendo un’attenzione particolare al territorio, sia nelle aree di maggior pregio naturalistico e/o culturale (parchi e riserve naturali, biotopi, parchi storici, aree di qualità paesaggistica) sia nelle aree del cosiddetto “terzo paesaggio” (zone non curate quali aree dismesse, ex discariche, aree di frana ecc.).
Ha realizzato delle iniziative che agevolano la fruizione ricreativa delle aree urbane e d’interesse paesaggistico, con particolare attenzione alla valorizzazione delle aree a verde e lo sviluppo delle infrastrutture, come ad esempio la realizzazione delle piste ciclopedonali, finalizzate ad un turismo rispettoso delle caratteristiche naturali e paesaggistiche del territorio.
Tutto questo, dando una risposta positiva ai problemi occupazionali, con particolare riguardo all’occupazione svantaggiata derivante dall’espulsione dalle attività lavorative in età avanzata.
Particolare attenzione è stata posta a questo personale, favorendone le opportunità di accrescimento culturale e professionale sotto il profilo della responsabilizzazione, della dignità del lavoro, della motivazione e della flessibilità nell'impiego, con l’obiettivo finale di offrire a ciascuno la possibilità di vivere il lavoro positivamente.