Comune interessato: COMUNI VARI
Tipo intervento: INDAGINE AMBIENTALE
Importo lavori € 650.000 + IVA (in 3 anni)
Cooperativa/ Ditte esecutrici: CLA s.c.a.r.l.
N° rilevatori medio presente: 8
N° rilevatori formati fino al 31/12/2002: 24
Progettazione: Dott.ssa Marta Pendesini
Direzione lavori: Dott.ssa Marta Pendesini, Ing. Sergio Deromedis
Direzione cantiere: Dott. Elio Vettori, Ing. Chiara Uez
Responsabile sicurezza: Dott. Elio Vettori, Ing. Chiara Uez
Inizio lavori: 03/05/2000
Fine lavori: nel corso del 2003
Tra i compiti istituzionali delle Amministrazioni locali rientra la definizione di una corretta e razionale politica di gestione e fruizione delle acque, per la quale risulta fondamentale poter disporre di una base informativa il più possibile completa e aggiornata. Sotto il profilo normativo, l’esigenza di provvedere alla ricognizione delle infrastrutture per la gestione integrata delle risorse idriche deriva da una serie di normative statali e provinciali; tra queste la Legge 36/94 “Legge Galli” al comma 3 dell’art. 11 prevede che comuni e province operino la ricognizione delle infrastrutture del servizio idrico.
Dalle necessità esposte è nato il presente lavoro di ricognizione delle infrastrutture dei servizi idrici con l’obiettivo di creare una banca dati rappresentativa dell’intera realtà provinciale e strutturata come Sistema Informativo Geografico (GIS) nel quale sono inserite e catalogate le infrastrutture per la gestione integrata delle risorse idriche (acquedotti, fognature, depuratori). Queste inserite nella Carta Topografica Provinciale in scala 1:10.000 permettono l’immediata lettura del ciclo dell’acqua ad uso potabile dal punto di prelievo a quello di recapito al corpo idrico ricettore. Al dato geografico è associato un complesso database contenente numerosi dati relativi alle caratteristiche fisiche e gestionali dell’infrastruttura censita.
Il lavoro si sta rivelando molto utile anche per la gestione delle emergenze idriche (siccità, rotture, fenomeni di inquinamento, pericoli di bioterrorismo, …) e potrà costituire una base operativa per il sistema interregionale AQUARIUM.
L’attività di indagine è incominciata nel maggio del 2000 è proseguita per il 2001 e si è praticamente conclusa nel dicembre 2002. Per la fase di presentazione ufficiale del lavoro in collaborazione con il Dipartimento Ambiente si è preferito attendere il 2003 in quanto è l’Anno Internazionale dell’Acqua. Al momento il presente lavoro è stato distribuito ed è utilizzato da molti servizi provinciali.
Nel corso del 2002 è stata eseguito: il rilievo delle infrastrutture nel comune di Trento, terminato l’inserimento dei dati nel DB e nel GIS (per 34 comuni), il controllo interno dei dati (per 90 comuni), il collaudo dei dati rilevati da parte degli enti gestori (per 150 comuni) e l’archiviazione finale (per 212 comuni). Lo stato di avanzamento dell’attività è riportato in tabella.
Rilevo sul territorio | Inserimento datinel DB e GIS | Controllo interno dei dati | Fase di collaudodei comuni censiti | Comuni terminatied archiviati | |
---|---|---|---|---|---|
Al 31/12/2000 | 103 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Al 31/12/2001 | 222 (escluso Trento) | 189 | 133 | 73 | 11 |
Al 20/12/2002 | 223 (Trento) | 34 | 90 | 150 | 212 |
Nel corso del 2003 | Convegno conclusivo e presentazione ufficiale del lavoro in collaborazione con il Dipartimento Ambiente |
La consistenza delle principali infrastrutture inerenti al ciclo dell’acqua sul territorio provinciale è riassumibile come segue:
ACQUEDOTTI:
FOGNATURE:
Per un totale di 14.107 opere censite (puntuali, lineari e poligonali), di cui 7.534 inerenti gli acquedotti e 6.573 inerenti lo smaltimento delle acque bianche e nere. L’indagine è stata eseguita da tecnici scelti tra neodiplomati e neolaureati, debitamente istruiti e formati sia per quanto riguarda la strumentazione topografica (GPS, altimetro, bussola, …), la metodologia di rilievo (misure di portata delle sorgenti, misura di temperatura, …) e l’uso di specifici programmi informatici (GIS e database). Pertanto l’indagine oltre che di un elevato profilo tecnico si carica anche di finalità formative sia nei contenuti che nel numero, infatti sono stati impiegati e quindi formati 24 giovani tecnici.