Nel 1986 la Provincia Autonoma di Trento istituì il “Progetto speciale per l’occupazione attraverso la valorizzazione delle potenzialità turistiche ed ecologico-ambientali” per far fronte all’emergenza occupazionale, creatasi a metà degli anni ottanta. Questa grave situazione occupazionale si era manifestata a seguito delle ristrutturazioni e riconversioni industriali operate nella nostra provincia. L’idea di operare nell’ambiente nacque da una nuova sensibilità ambientale manifestatasi soprattutto dopo la tragedia di Stava e dalle potenzialità turistiche insite nella qualità del territorio Trentino.
Questo progetto, chiamato da subito “Progettone”, venne gestito per quattro anni dall’Agenzia del Lavoro. La scelta adottata dalla Giunta Provinciale di allora, in accordo con le Organizzazioni Sindacali e Associazioni Imprenditoriali, fu quella di occupare le persone espulse dal ciclo produttivo in posti di lavoro alternativi ai classici sistemi assistenziali ed ai classici “lavori socialmente utili”, che poco producono sia nella realizzazione di opere, sia nel recupero di autostima da parte dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. L’esperienza del cosiddetto “Progettone” venne ufficializzata quando con la L.P. n° 32 del 1990 il Consiglio Provinciale istituì il “Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale”.
Quindi, nato nel 1990, il Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale, ha tra i principali obiettivi quello di garantire occupazione a persone vicine all'età pensionabile (ultracinquantenni se maschi ed ultraquarantacinquenni se femmine) che hanno perso il lavoro a seguito della chiusura o della crisi delle aziende in cui operavano.
Le persone da assumere vengono indicate dalla Commissione Provinciale per l'Impiego ed avviate al lavoro per mezzo dell'assunzione presso cooperative di lavoro o sociali che operano nei settori legati all'ambiente, al sociale, al turismo ed alla cultura in genere.
Il “Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale” attua gli interventi in regime di convenzione, affidando i lavori a Cooperative o loro Consorzi che si occupano di assumere direttamente i lavoratori con rapporto di lavoro di tipo privatistico, disciplinato da un proprio contratto.
I principali ambiti d'intervento riguardano:
Nel corso degli anni il SRVA ha contribuito in maniera determinante a riqualificare il territorio della nostra provincia con la sistemazione o costruzione di sentieri disseminati e diffusi sui nostri monti, proposti per passeggiare a piedi, a cavallo o in mountain bike, lungo trincee di guerra, creando nuovi percorsi tematici legati alla storia, la botanica e l’etnografia.
Numerosi sono stati gli interventi per rendere esteticamente più piacevoli le rive dei laghi e le sponde dei fiumi, affinché risultassero più attraenti e fruibili a scopi ricreativi.
Gran parte degli abitati del Trentino hanno visto trasformato il loro assetto urbano con nuovi parchi e aree di svago, con la valorizzazione e la gestione di alcuni parchi storici, con il recupero di vecchi manufatti come fontane, capitelli, con la creazione di parcheggi e con la sistemazione di piazze e percorsi di valore storico e turistico. Notevoli sono stati i risultati ottenuti nell’impiego delle tecniche di ingegneria naturalistica per il consolidamento di frane o il ripristino di cave dimesse cicatrizzando ferite che deturpavano il territorio.
Lungo la viabilità provinciale sono stati realizzati numerosissimi interventi, soprattutto utilizzando le aree dismesse come luogo di sosta. Nel 2006 le aree di sosta, delle quali viene curata la manutenzione, hanno raggiunto il ragguardevole numero di 282.
Con la L.P. n° 49 del 25/11/1988 “Disciplina dei percorsi ciclabili e ciclopedonali di interesse provinciale” e con la delibera della Giunta Provinciale n° 902 de 04/02/1994 che approvava il “Piano generale dei percorsi ciclabili e ciclopedonali di interesse provinciale” il SRVA ha potuto realizzare fino ad ora circa 400 Km di percorsi ciclabili che si sviluppano lungo le principali vallate del Trentino.
Questa fitta rete di percorsi, dei quali viene eseguita costantemente la manutenzione, ha posto la nostra Provincia in posizione di eccellenza in Italia. In questi ultimi anni si stanno raccogliendo i frutti di questo importante investimento con la crescita e la domanda di una nuova forma di turismo eco-compatibile, quale il cicloturismo, capace di spalmare le presenze e portare reddito lungo i percorsi ciclabili.
La crescente necessità di impiego di personale femminile ha visto accrescere progressivamente l’attività di supporto all’apertura di musei, castelli, biblioteche e percorsi etnografici. In questi luoghi storico/culturali viene assicurato il presidio, le attività di manutenzione e la possibilità di apertura anche in giornate festive e in orari ove vi è maggiore apprezzamento per mostre ed eventi culturali.
Una sua importanza ha assunto il settore delle attività di indagine ambientale del Servizio che ha riguardato il controllo degli impianti termici, la rilevazione degli scarichi fognari attraverso il rilievo delle reti, la verifica degli allacciamenti, l’elaborazione e l’analisi dei dati raccolti. La ricognizione delle reti idriche ha consentito la creazione di una banca dati rappresentativa della realtà provinciale e nella quale sono inserite e catalogate le infrastrutture per la gestione delle risorse idriche.
Il Servizio è dotato di un Cantiere centrale di supporto e di un’attrezzata falegnameria che realizza in amministrazione diretta interventi o manutenzioni e supporta ed esegue direttamente molte attività di particolare interesse, quali l’allestimento di numerose ed importanti mostre ed eventi promozionali.